Riportiamo qui le otto domande che abbiamo pubblicato sulla nostra pagina Facebook nel corso della settimana 19-25 marzo 2018, e indirizzate al Fondo Ambiente Italiano.
La pubblicazione di queste domande ha seguito una serie di mail inviate al FAI, rimaste senza risposta, e una sostanziale impossibilità di poter porre queste domande ai quadri dirigenti del FAI in occasione di dirette televisive o iniziative pubbliche.
Eccole:
1) Ci spiegate in che modo e perché donare soldi a una fondazione privata dovrebbe contribuire a salvare l’Italia?
2) In base a quale normativa potete rendere accessibili solo ai vostri iscritti alcuni beni culturali di proprietà pubblica?
3) Il fatto che una ex presidente del FAI sia da anni sottosegretaria del MiBACT (con passaggio diretto) non crea un conflitto di interessi, dato che il FAI, pur essendo una fondazione privata, riceve grande appoggio dal Ministero e spazio nelle televisioni e radio di Stato?
4) La RAI ha realizzato di sua spontanea volontà spot e dirette per promuovere le giornate FAI? Dunque sta promuovendo, con soldi pubblici, l’attività di una Fondazione privata? Com’è possibile tutto ciò?
5) Nei vostri beni utilizzate figure professionali quali guide e operatori museali sporadicamente, solo in caso di necessità estrema, tramite rapporti di lavoro occasionale e precarizzato. Ritenete dunque siano professioni di poco conto sulle quali risparmiare, facilmente rimpiazzabili?
6) Perché, a fronte di 31,3 milioni di euro di introiti, per gestire (almeno) 7500 volontari pagate solo 229 dipendenti (fonte: bilancio 2016)? Non sono pochini?
7) Ci chiarite il vostro concetto di volontariato? La logica, ci pare, vorrebbe che un “volontario” non ricopra turni né presti servizio a cadenza quotidiana, come invece accade sotto la vostra direzione.
8) Nel caso si profili, per un Bene da voi gestito, un progetto di valorizzazione portato avanti da un’equipe di professionisti, sareste pronti a farvi da parte?
Non pubblichiamo queste domande per polemica, ma perché riteniamo che tutti i cittadini italiani, nonché gli iscritti e i sostenitori del FAI, meritino una risposta. E che tali risposte possano giovare all’immagine del FAI e a tutto il Patrimonio Culturale italiano.
La attendiamo fiduciosamente.
2 Comments
Comunicato congiunto FAI-Mi Riconosci: resoconto incontro del 21 maggio 2018 – MI RICONOSCI? Sono un professionista dei beni culturali · 28/05/2018 at 17:31
[…] si è aperto con le risposte alle 8 domande poste al FAI da Mi Riconosci durante gli ultimi giorni di marzo: sarà cura del FAI rendere […]
Le risposte del FAI alle 8 domande di Mi Riconosci per #FAIchiarezza – MI RICONOSCI? Sono un professionista dei beni culturali · 11/06/2018 at 17:31
[…] Italiano ha caricato nel loro sito un PDF in carta non intestata contenente le risposte alle 8 domande da noi poste loro alla fine di marzo 2018. Le riportiamo qui per intero, riducendo al minimo […]