Il testo completo di PLaC sarà disponibile su questa pagina a partire da giovedì 2 febbraio, e sarà possibile sottoscriverlo mediante l’apposito modulo di sottoscrizione che comparirà nel sito, oppure mandando una mail all’indirizzo miriconosci.beniculturali@gmail, allegando il modulo di sottoscrizione compilato (modulo-sottoscrizione-plac).
Anteprima di PLaC
Dalla campagna Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali parte un appello per un Patto sul lavoro culturale aperto a sottoscrizioni, anzi pensato per essere pubblicamente sottoscritto. Assistiamo troppo spesso a lavori mal pagati o gratuiti, impieghi saltuari, dequalificazione del lavoro, scarsa considerazione del ruolo delle nostre competenze per restare a guardare.
Una realtà da cambiare, una realtà dannosa per le persone coinvolte e per il Paese, una realtà che vede nella politica e nello Stato il primo responsabile ma non l’unico. Per questo, per mettere in scacco la politica e rompere il meccanismo, vogliamo stringere un Patto per il lavoro culturale con tutte le categorie che hanno ruoli e responsabilità: chi forma (i professori, gli accademici), che si impegnerà a formare davvero professionisti, ad abbattere gli ostacoli economici verso la realizzazione professionale, e a lottare perché quei professionisti non siano sfruttati al termine del percorso formativo; chi lavora, o vuole lavorare (i professionisti e gli aspiranti tali), che si impegnerà a smettere di farsi sfruttare, a prendere coscienza dei propri diritti e della propria professionalità, ma anche a far comprendere a colleghi e cittadinanza quanto dannoso sia un sistema come quello attuale; e infine chi dà lavoro, ovvero datori di lavoro e committenti siano essi pubblici o privati, i quali, riconoscendo la gravità e l’assurdità del mercato del lavoro attuale, si impegneranno a non offrire o proporre più contratti di lavoro iniqui, gratuiti o sottopagati, e a lottare per poter impiegare professionisti in numero e ruoli adeguati, e con giusta retribuzione.
Vi invitiamo a leggere gli impegni previsti per la vostra, o le vostre, categorie, a sottoscriverli e, stringendo questo Patto collettivo per chiedere un lavoro culturale di qualità, compiere insieme questo primo passo, con l’intenzione di sensibilizzare la cittadinanza, e tutto il settore, in funzione della conquista di una completa “regolamentazione dell’accesso alle professioni e una valorizzazione dei titoli di studio del settore”!
Tutti noi, che viviamo con e per la cultura, stiamo dalla stessa parte. Prendiamone atto, sottoscriviamo e crediamo in questo Patto, e infine lottiamo, insieme, per i professionisti dei beni culturali, per la Cultura, per il futuro del Paese.
1 Comment
Cristiana · 30/01/2017 at 13:45
L’ha ribloggato su C r i s t i a n a Fine Arts *.