Una piccola statua di bronzo raffigurante un Apollo citaredo è stato acquistato dal Louvre sul mercato dell’arte per 6,7 milioni di euro; gran parte di questi fondi arrivano dagli “Amis du Louvre” (società formata da più di 60.000 membri e un budget di circa 3 milioni di euro l’anno), ma ben 800.000 € sono stati raccolti tramite la campagna di crowdfunding “tous mécènes”, in cui ogni visitatore può diventare donatore, anche solo con un euro. Grazie a questa iniziativa, da novembre 2019 a febbraio 2020 la cifra è stata raggiunta. Dove sorge il problema?
Innanzitutto, benché la scultura venga presentata dal Louvre come di provenienza “pompeiana”, non ne conosciamo l’origine. Nel 1922 appare nella collezione Durighello in Francia, nota famiglia di antiquari, e già questo basta per far sorgere dei dubbi sulle modalità di esportazione; prima di questa data, non abbiamo alcuna notizia sulla sua provenienza. Essa viene indicata nel “Répertoire de la statuaire grecque et romaine” di Salomon Reinach, ellenista del XX secolo, come proveniente dalla zona pompeiana. Come avrebbe quindi raggiunto la Francia?
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