L’associazione Mi Riconosci apprende con preoccupazione la prossima esposizione del Bacco di Caravaggio e del Bacco attribuito a Guido Reni al Vinitaly di Verona. Il comunicato stampa.
L’associazione Mi Riconosci apprende con preoccupazione e rammarico della prossima esposizione del Bacco di Caravaggio e del Bacco attribuito a Guido Reni, provenienti dalle Gallerie degli Uffizi, nonché opere fondamentali della collezione fiorentina, alla celebre manifestazione enogastronomica di Vinitaly in fiera a Verona. Una scelta assurda, voluta dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in accordo col Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Secondo le parole del primo, esporre i due capolavori sarebbe “una cosa che attrae molto, che mette insieme vino e cultura, ed il racconto di cosa c’è dietro ad un prodotto, il vino.”
Oltre alla povertà delle motivazioni addotte per una simile operazione, risulta inaccettabile la noncuranza con cui si calpestano i requisiti in materia di prestiti individuati dallo stesso Ministero della Cultura, preposto anzitutto alla tutela e alla conservazione del nostro patrimonio storico artistico. Non si riscontra nessuna delle ragioni per prestare indicate dalle Linee guida per il rilascio delle autorizzazioni al prestito delle opere d’arte (approvate con d.m. del 28 gennaio 2008 in applicazione dell’art. 48, c. 3, del d.lgs. 42/2004), quali “contribuire a una mostra importante o a un progetto educativo interessante o che coinvolga nuovi pubblici; approfondire la conoscenza di un’opera o cogliere l’occasione per restaurarla; riunire temporaneamente oggetti che il tempo ha separato; mostrare opere solitamente conservate nei depositi e pertanto difficilmente fruibili; conoscere nuove culture; ricambiare i prestiti di altri musei”.
Lo scenario si aggrava ulteriormente se si considera che il Bacco di Caravaggio figura nell’“Elenco delle opere inamovibili” degli Uffizi, stilato e trasmesso al Ministero della Cultura il 22 settembre 2022.
“Dopo le recentissime polemiche per il clamoroso prestito dei Corridori di Ercolano, anch’essi inamovibili, alla sfilata di Bottega Veneta lo scorso 25 febbraio” spiega Gabriele Magnolfi, attivista di Mi Riconosci “ci troviamo nuovamente davanti a un episodio imbarazzante, in cui pezzi inestimabili del nostro fragilissimo patrimonio sono usati in modo strumentale, fuori contesto, messi a disposizione di eventi commerciali privati, privi di ogni valenza scientifica, vessilli di una fantomatica eccellenza italiana, svuotata di qualunque contenuto culturale. E tutto questo mentre gli stessi Uffizi alzano, per l’ennesima volta, il prezzo del biglietto a 25 euro + prevendita: pagare di più per vedere di meno?” si chiede Magnolfi.
L’associazione chiede al Ministro Sangiuliano: perché ignorare a tal punto le indicazioni emanate dal suo stesso ministero? Fino a che punto si continuerà a mortificare il patrimonio italiano, senza rispettare le priorità stabilite dal Codice dei beni culturali? Mi Riconosci condanna fermamente queste azioni spregiudicate e invita le istituzioni culturali a ricordare il proprio mandato costituzionale, a servizio della cittadinanza e non degli eventi commerciali privati.
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