Il comunicato stampa di Mi Riconosci? sul bando del comune di San Casciano in Val di Pesa (FI) per la selezione del coordinatore scientifico presso il Sistema Museale territoriale del Chianti e del Valdarno fiorentino: elevata professionalità per circa 700 euro al mese.

Lo scorso 30 settembre, il comune di San Casciano in Val di Pesa ha pubblicato il bando per la selezione del coordinatore scientifico presso il Sistema Museale territoriale del Chianti e del Valdarno fiorentino, che comprende i comuni di Bagno a Ripoli, Barberino-Tavarnelle, Figline-Incisa Val d’Arno, Greve in Chianti, Rignano sull’Arno, Reggello, San Casciano in Val di Pesa. In relazione ai  musei e territori dei suddetti comuni, l’”esperto di comprovata specializzazione” vincitore del concorso dovrà, in regime di prestazione autonoma: definire il progetto culturale dei diversi musei; collaborare alla stesura di documenti programmatici e relazioni consuntive; mettere in atto i progetti di valorizzazione delle raccolte; coordinare attività di monitoraggio e valutazione; collaborare alla formazione delle risorse umane da impiegare presso i musei; collaborare alla ricerca di finanziamenti; coordinare le attività di promozione e comunicazione; fornire pareri in merito alla possibilità di prestiti opere; collaborare nei rapporti con gli enti territoriali; collaborare e coordinare gli enti per le azioni di tutela, conservazione e valorizzazione; assicurare una presenza periodica presso i musei; effettuare monitoraggi in merito alla fruizione.

Nonostante il requisito di accesso sia la laurea magistrale, è evidente l’elevata professionalità della figura ricercata, che dovrà infatti dimostrare una comprovata esperienza in incarichi simili. 

Dal bando non si evince che l’incarico riguarda ben 9 musei, cui si sommano le aree archeologiche comprese nel medesimo territorio (2 nel solo comune di San Casciano). In mancanza di figure professionali specifiche, il coordinatore assumerà inoltre il ruolo di direzione dei singoli musei.

Il bando omette anche di specificare il compenso. “A titolo meramente indicativo” si precisa soltanto che in passato a questa figura è stata corrisposta una retribuzione di 12.000 euro lordi annui, ma tale cifra potrebbe subire variazioni in base “al finanziamento concesso annualmente da parte della Regione Toscana” al sistema museale. Dal compenso dovranno essere poi sottratte le spese di viaggio con mezzo proprio, a carico del professionista, non esigue data l’ampia area geografica.

Un compenso mensile di circa 700 euro, a fronte di un impegno a tempo pieno con partita iva, è semplicemente inaccettabile” dichiara Sara Migaleddu, storica dell’arte e attivista di Mi Riconosci “perdipiù senza alcuna certezza: in caso di mancato finanziamento regionale, lo stipendio potrebbe ridursi a zero? Assurdo poi” prosegue Migaleddu “che i contributi regionali siano impiegati per raggiungere i prerequisiti necessari a ottenere i fondi stessi, alimentando lavoro povero e precario! – In base all’art. 5 del regolamento regionale del 2011 (e successive modifiche), i requisiti per la costituzione dei sistemi museali prevedono infatti l’esistenza del coordinatore del sistema e dei direttori dei musei aderenti allo stesso.

Le attiviste e gli attivisti di Mi Riconosci chiedono al comune di San Casciano la revoca immediata del bando, che ritengono gravemente lesivo della dignità e dei diritti di qualunque professionista del settore culturale. Chiedono altresì alla Regione Toscana di vigilare sulla concessione dei contributi per l’accreditamento di musei e sistemi museali.


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