DIRITTO ALLA CULTURA, DIRITTO ALLA CITTÀ
dentro l’emergenza e oltre l’emergenza

L’emergenza sanitaria ha reso palese a tutti una verità troppo spesso ignorata: senza i luoghi culturali, senza i musei, le biblioteche, i teatri, non è solo il settore culturale a risentirne ma l’intero tessuto sociale e cittadino, a partire dalle fasce più deboli. E questi luoghi non possono essere appannaggio esclusivo dei visitatori esterni.

Molte amministrazioni comunali hanno preso atto della situazione mettendo fin dall’inizio di marzo il Governo di fronte alle conseguenze che il collasso del settore avrebbe comportato, creando anche approcci innovativi per uscire dall’emergenza. Eppure in molte città, al contrario, i musei sono ancora chiusi, e i servizi culturali sono ridotti al lumicino, mentre in tutta Italia le biblioteche e gli archivi faticano a ritrovare il loro ruolo di spazi di aggregazione e studio. Ciò rende evidente la necessità di un cambio netto di approccio, che costruisca un Sistema Culturale in cui amministrazioni locali, professionisti e Ministero dialoghino e cooperino per far vivere il Patrimonio culturale nelle città e nei territori: ciò che noi abbiamo immaginato come Sistema Culturale Nazionale.

Ma nell’immediato, come e cosa possono fare le città a riappropriarsi dei propri luoghi culturali? Qual è il ruolo della politica e quale quello della cittadinanza?

Ne parliamo, nel quinto appuntamento del ciclo “verso un Sistema Culturale Nazionale”, con Luca Bergamo, assessore alla cultura e vicesindaco di Roma, segretario generale di Culture Action Europe (CAE), e Antonella Agnoli, bibliotecaria, saggista e molto di più, autrice di “Le piazze del sapere. Biblioteche e libertà”.

Modera Alice Battistella, attivista di Mi Riconosci

Potete inviare le vostre domande per gli ospiti a miriconosci.beniculturali@gmail.com.