Il 12 settembre, il ministro Franceschini, al suo arrivo a Palazzo Zapata a Napoli, è stato contestato da associazioni e comitati locali: Mi Riconosci?, il comitato “La Biblioteca Nazionale non si tocca”, Ex OPG, Rete SET – Sud Europa Turistificazione, GRIDAS.
Al centro delle contestazioni il modello di gestione dei beni culturali che Franceschini, nei suoi otto anni da ministro, ha messo in atto: una gestione che, secondo i manifestanti, privilegia un’élite che ha approfittato sempre più dei ricavi provenienti dai siti di maggior interesse turistico, a discapito della fruizione pubblica. Questo attraverso delle “partnership pubblico-privato”, da sempre nell’agenda del Ministro Franceschini, che comportano di fatto l’innalzamento dei biglietti di ingresso nei siti culturali (il biglietto al MANN di Napoli, ad esempio, è passato da 8 euro, nel 2017, a 18 euro, nel 2022), la precarizzazione del lavoro, la perdita di qualità dei servizi culturali.
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