La cronica carenza di professionisti nel passato MiBACT non è un mistero e il nuovo ministero non sembra propendere per assunzioni di massa. Secondo la legge sul riordino dei ministeri, che ne sancisce la nascita, sarà dotato di ben 30 dirigenti e solo 107 assunti con grado non dirigenziale, che peraltro dovranno superare un concorso. Il definanziamento delle politiche di settore, l’uso indiscriminato di esternalizzazioni e aziende in-house, la mancanza di regole e tutele per i professionisti, l’assenza di concorsi, le carenze di organico del precedente MiBACT e la marginalizzazione degli enti dedicati, come l’Enit – Agenzia nazionale del turismo oggi non costituiscono un’eredità pronta a lavorare. Costituiscono l’esatto opposto. Anche secondo l’organizzazione mondiale del turismo (UNWTO) il mercato del lavoro e la carenza di professionalità sono uno dei gap maggiori dell’Italia rispetto agli altri Paesi europei. Ci si chiede quindi, anche una volta confermato il portafoglio del nuovo ministero, quanto impegno servirà per avviarne il lavoro. Un lavoro che, indipendentemente dalla direzione politica, oggi nessuno o quasi fa e quindi si teme che nessuno sia in grado di fare nemmeno nel prossimo futuro.
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