Venerdì 13 maggio aprirà all’interno della prestigiosa sede di Palazzo della Gran Guardia, a pochi passi dall’arena in piazza Bra, la mostra su Caroto, pittore veronese attivo nel variegato panorama degli artisti del ‘500 veneto. Un progetto su cui l’amministrazione sembra puntare molto, stando ai numeri diffusi nella conferenza stampa del 19 aprile: 123 opere in mostra, 34 prestatori, 4 restauri, 15 analisi diagnostiche, 3 curatori, 1 coproduttore (civita mostre e musei), 2 partner scientifici, 5 media partner, 2 sponsor, 4 partnership, 690 mq di allestimento, 3 sale multimediali, 1 app digitale, 20 tablet per la realtà aumentata, 1 virtual tour, 20 laboratori didattici, 2 visite guidate gratuite settimanali, 1 sito internet dedicato, 9 stendardi. All’interno del grande budget necessario per la realizzazione di tutta l’esposizione, i soldi investiti sull’appalto di guardiania e accoglienza al pubblico sono poco più di 144.000. L’associazione Mi Riconosci, che dal 2015 si batte per la dignità del lavoro nel patrimonio culturale, denuncia: “risparmio inaccettabile sul costo del lavoro”.
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