Quindi ora si è arrivati a promuovere “short list” di volontari specializzati selezionati per curriculum. Come può un’istituzione pubblica di livello internazionale, o quantomeno così dovrebbe essere, prestarsi alla pubblicazione di avvisi simili, in un momento in cui la disoccupazione è alle stelle? Sappiamo bene che l’emergenza COVID-19 ha fatto crollare un sistema culturale in cui si calcola che fossero attivi 67 volontari per ogni persona pagata, e che molti di questi volontari, essendo anziani, ora non si presenteranno più a prestare servizio.
Era un sistema folle e insostenibile. Ora ci aspettiamo che i direttori delle istituzioni pubbliche battano i pugni sul tavolo per richiedere le dovute riforme e le dovute assunzioni, non che decidano di creare ridicole e vergognose “short list” di volontari.
0 Comments