Eppure in molti di questi musei dove la prenotazione è divenuta obbligatoria, come ad esempio Pompei, il visitatore è costretto a pagare anche i diritti di prevendita, una commissione di 1,50 euro. In altri il costo della prevendita viene addirittura imposto ai ragazzi e bambini con meno di 18 anni, che avrebbero diritto per legge ad accedere gratuitamente ai musei statali. Su ogni biglietto, anche per chi ha diritto alla gratuità, vanno 2,00 euro di prevendita a CoopCulture che gestisce la biglietteria del Colosseo, o 1,50 euro a Ticketone che gestisce la biglietteria di Ercolano: “gratuità e riduzioni come da normativa necessaria sempre la prenotazione al costo di prevendita di € 1,50”, citiamo dal sito. Storia simile per i biglietti della mostra di Raffaello alla Scuderie del Quirinale dove il diritto di prevendita di euro 2,50 è esteso a tutte le fasce di gratuità (Under 18, tesserati ICOM, o impiegati statali MiBACT), esentati solo i bambini al di sotto di 6 anni.
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