VERSO IL RICONOSCIMENTO

Proposte e linee guida per il futuro (e il presente) dei bbcc e dei suoi professionisti

CONTENUTI E FINALITÀ DEL PRESENTE DOCUMENTO

La campagna “Mi Riconosci? sono un professionista dei beni culturali” è stata lanciata alla fine di novembre del 2015, per chiedere una regolamentazione dell’accesso alla professione e una valorizzazione dei titoli di studio del settore.

Chi ci segue lo sa bene, non ci interessa la denuncia né la protesta fine a sé stessa, vogliamo proporre, costruire, riportare al centro del dibattito pubblico il ruolo della cultura e dei professionisti che se ne occupano, o dovrebbero occuparsene.

Proprio per proporre, per aprire un dibattito, abbiamo creato questo documento, su cui stiamo lavorando con alterne fortune e vicende da circa un anno: un documento che contiene alcune proposte per il Ministero dei Beni Culturali e per tutti i professionisti del settore, che non vuole e non pretende di essere esaustivo ma che anzi vi chiediamo di commentare domandando, suggerendo modifiche o integrazioni.

Un enorme documento, in divenire, riguardante la situazione dei professionisti dei beni culturali italiani.

È suddiviso in tre parti, a loro volta suddivise in paragrafi e sottoparagrafi: nella prima parte spieghiamo perché è assolutamente necessario investire nel patrimonio culturale, e dunque nelle risorse umane che possano gestirlo al meglio, spiegheremo poi perché a nostro avviso la legge 110/2014 è un fondamentale punto di partenza verso un completo riconoscimento professionale, e infine quanto critica sia la situazione del lavoro nel settore; la seconda parte sarà totalmente dedicata alle professioni riconosciute dalla legge 110/2014, per ognuna di esse proporremo dei requisiti da inserirsi nei decreti attuativi della legge stessa (che, auspichiamo, in un prossimo futuro possano diventare vincolanti per poter svolgere la professione, non solo per entrare negli elenchi professionali), e analizzeremo il percorso formativo descrivendo le criticità e proponendo soluzioni; nella terza parte infine tenteremo di aprire il dibattito su alcune delle professioni finora totalmente ignorate dal legislatore, sezione questa che, ancor più delle altre, è dichiaratamente incompleta e che vi invitiamo a integrare.

Un documento, questo, che a nostro avviso era necessario, che speriamo apprezziate pur nella sua parziale disomogeneità (è stato scritto da decine di persone insieme) e che ci auguriamo vogliate aiutarci a migliorare, per costruire proposte il più affinate possibili per il futuro dei professionisti dei beni culturali.

INDICE DEL DOCUMENTO:

PARTE I: INVESTIMENTI PER IL RILANCIO DEL SETTORE, UN’UTILE URGENZA

I.I IL NOSTRO PUNTO DI PARTENZA: COS’è LA LEGGE 110/2014?

I.II TRA PRECARIATO E SFRUTTAMENTO, UN QUADRO DEL SETTORE

PARTE II: ALCUNE PROPOSTE, PROFESSIONE PER PROFESSIONE

II.I ARCHEOLOGO

II.II BIBLIOTECARIO

II.III ARCHIVISTA

II.IV ANTROPOLOGO FISICO

II.V ANTROPOLOGO CULTURALE (DEMOETNOANTROPOLOGO)

II.VI STORICO DELL’ARTE

II.VII ESPERTO DI DIAGNOSTICA E TECNOLOGIA APPLICATA AI BENI CULTURALI

PARTE III: LE ALTRE PROFESSIONI DEI BENI CULTURALI, ANCORA IGNOTE AL LEGISLATORE

III.I TECNICO MUSEALE E DIVULGATORE PER I BENI CULTURALI NATURALISTICO-SCIENTIFICI

III.II ESPERTO DI INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE E I BENI CULTURALI

III.III MANAGER DEI BENI CULTURALI

III.IV MEDIATORE CULTURALE MUSEALE

PARTE IV: CONCLUSIONE